Luogo simbolo del Piemonte. Imponente edificio religioso che si erge sulla sommità del monte Pirchiriano nel comune di Sant'Ambrogio di Torino.
SACRA DI SAN MICHELE |
Si tratta della Sacra di San Michele, un luogo avvolto da leggende, tra cui quella risalente al periodo in cui Federico Barbarossa (XII secolo) che mise a ferro e fuoco la Val di Susa e ad una fanciulla di nome Alda che, per sfuggire alle attenzioni dei soldati, si rifugiò in un angolo del monastero e, nel tentativo di liberarsi dei soldati si rivolse alla Madonna e a San Michele lanciandosi dal balcone di una torre, precipitando nel vuoto e salvandosi miracolosamente. Ma la ragazza, vanitosa e piena di superbia, passato il pericolo, vantandosi della sua impresa riprovo il lancio, sfracellandosi al suolo.
Si dice anche che Umberto Eco, nello scrivere il suo celebre “In nome della rosa” si sia ispirato alla Sacra e all'antica mulattiera che da Sant'Ambrgio sale al monastero. Ma di leggende ce ne sono altre.
SACRA DI SAN MICHELE |
Si arriva alla Sacra di San Michele dalla mulattiera che parte da Sant'Ambrogio di Torino, oppure in auto passando da Avigliana. In questo secondo caso, il primo monumento che incontriamo dpo il parcheggio è quello delle rovine del Sepolcro dei monaci. Un tempietto cimiteriale a riproduzione del Santo Sepolcro.
Si entra nella Sacra (ingresso a pagamento) salendo la scalinata.
Questo era anche un punto di ristoro per i pellegrini sulla Via Francigena.
Dopo l'ingresso si entra nell'edificio transitando dallo Scalone dei Morti, chiamato così perché nella nicchia centrale, fino al 1936 erano custoditi diversi scheletri di monaci.
SACRA DI SAN MICHELE |
Prima di accedere alla chiesa superiamo anche il Portale dello Zodiaco. Si tratta di un opera romanica risalente al 1100 scolpita dall'architetto piacentino Maestro Nicolao. Deve il suo nome ai segni zodiacali scolpiti negli stipiti della facciata rivolta verso lo scalone. In quello di sinistra si possono vedere le costellazioni australi e boreali.
Superato lo scalone e il portale dello Zodiaco, samo nella zona degli archi rampanti. Furono progettati dall'architetto Alfredo D'Andrade e ultimati nel 1937. Da questo punto si ha un'ottima panoramica della valle verso Torino e verso Susa.
SACRA DI SAN MICHELE - ARCHI RAMPANTI |
Il complesso abbaziale fu edificato a partire dal 983 e venne costruito sopra una cappella dedicata a San Michele. L'attuale chiesa risale attorno all'anno Mille. Il tempio fonde l'architettura romanica e quella gotica. A testimonianza ci sono tre navate.
L'interno offre diversi affreschi mentre sotto il pavimento della chiesa si trova la cripta di San Giovanni Vincenzo che è anche la parte più antica del complesso abbaziale.
SACRA DI SAN MICHELE - RUDERI VECCHIO MONASTERO |
Dalla chiesa si accede ad un balcone con vista sulla valle di Torino e ai ruderi del Monastero Nuovo, ovvero, l'insieme di pietre, pilastri, muraglioni e archi del tempio edificato tra il XII e il XIV.
Tra le rovine del Monastero Nuovo si può vedere una piccola casa risalente alla fine del 1800 e in uso al genio Militare per comunicare con Torino e i forti della Triplice Alleanza, usando lampi di luce.
SACRA DI SAN MICHELE - TORRE BELL'ALDA |
Qui siamo anche nella zona delle rovine della Torre bell'Alda, di cui abbiamo già ricordato la triste leggenda.
SACRA DI SAN MICHELE - PANORAMA VERSO TORINO |
COME ARRIVARE A SANT'AMBROGIO DI TORINO
In AutoDalla autostrada A32 (Torino – Frejus) uscita Avigliana Ovest, quindi si procede sulla SS. 24 in direzione Susa fino alla deviazione per S.Ambrogio, oppure uscita Avigliana Est, quindi percorrendo la SS. 25 (direzione Susa) fino a S.Ambrogio.
In Treno
Sant'Ambrogio di Torino è sulla linea Torino – Modane
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