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lunedì 14 novembre 2016

ASPETTANDO UN'ALBA TRABOCCANTE

Da casa dei pescatori più poveri a ricercati ristoranti, i Trabocchi,sono uno dei luoghi dove scattare favolose fotografie all’alba sull’Adriatico. Ma non solo.

SAN VITO CHIETINO - I TRABOCCHI SUL MAR ADRIATICO
SAN VITO CHIETINO - I TRABOCCHI SUL MAR ADRIATICO

Antiche macchine da pesca descritte nel “Trionfo della Morte” di D’Annunzio composti di tronchi intrecciati, ma anche di assi e gomene. Scheletri di antidiluviani anfibi, i Trabocchi, sono ai giorni nostri un’attrazione del tratto di costa adriatica abruzzese.

Sarà il tratto di costa che alterna spiagge dorate a calette rocciose, queste piattaforme ancorate al mare rappresentano un punto fermo per chi vuole ottenere scatti favolosi soprattutto al sorgere del sole o quando le onde del mare mosso si infrangono sui pali di sostegno dei Trabocchi, o ancora quando i gabbiani si alzano in volo, memori di un tempo, quando dalle reti alzate dai pescatori, potevano cibarsi del pesce che rimaneva impigliato nelle maglie.
SAN VITO CHIETINO - I TRABOCCHI SUL MAR ADRIATICO
SAN VITO CHIETINO - I TRABOCCHI SUL MAR ADRIATICO

Queste costruzioni realizzate in legno di pino d’Aleppo sono state per secoli legate alla civiltà della pesca. I Trabocchi, piattaforme sospese a qualche metro dall’acqua con due o più lunghi bracci che sorreggono una rete a maglie strette, che gettata in mare intercetta il flusso di pesce che si muove sotto costa, oggi sono diventati soprattutto dei ricercati ristoranti.

Vedendoli sembrano arrivare da un passato molto lontano, qualche storico ipotizza addirittura portati dai Fenici, altri studiosi collocano la nascita dei Trabocchi nel XVIII secolo, altri sostengono che la nascita sia legata ad un forte terremoto che colpì la zona nel 1627.
La popolazione cominciò a costruire queste piattaforme, spinta dalla immediata necessità di nutrirsi. Per secoli furono le abitazioni dei pescatori più poveri. 
O forse l’antica paura dell’avventurarsi in mare, portò l’uomo a costruire queste strutture per catturare il pesce.
SAN VITO CHIETINO - I TRABOCCHI SUL MAR ADRIATICO
SAN VITO CHIETINO - I TRABOCCHI SUL MAR ADRIATICO

Il termine trabocchi probabilmente è di derivazione dialettale “travocche”, dal latino Trabs. Altri studiosi fanno risalire l’origine alla parola trabocchetto, quello che si tende al pesce per catturarlo, o ancora sarebbe dovuto alla tecnica con cui si conficcano i pali tra gli scogli , “tra i buchi”.
SAN VITO CHIETINO - I TRABOCCHI SUL MAR ADRIATICO
SAN VITO CHIETINO - I TRABOCCHI SUL MAR ADRIATICO

Sono diverse anche le tipologie di Trabocco che si ammirano lungo la costa adriatica.
C’è il modello abruzzese, ovvero una piattaforma trasversale rispetto alla costa e collegata alla terraferma da un ponticello in legno.
Il modello pugliese, invece, ha una piattaforma longitudinale rispetto alla roccia cui è ancorata, mentre più a Nord, lungo il litorale ravennate si trovano le “padelle”, ovvero sbarramenti mobili usati nei cordoni di dune.
Infine, sul Mar Tirreno, nella zona di Latina ci sono strutture simili chiamate bilancini.

Sicuramente i Trabocchi più famosi sono quelli della costa teatina della provincia di Chieti (da Francavilla a San Salvo), toccando località come San Vito Chietino, il “paese delle ginestre” dove soggiornò D’Annunzio e dove si trovano il suo eremo e un belvedere che porta il suo nome.
Più a Sud c’è Fossacesia Marina con la sua Abbazia di San Giovanni in Venere. Il tratto con i trabocchi si chiude nella zona della riserva naturale di Punta Aderici.
SAN VITO CHIETINO - I TRABOCCHI SUL MAR ADRIATICO
SAN VITO CHIETINO - I TRABOCCHI SUL MAR ADRIATICO

COME ARRIVARE

San Vito Chietino si raggiunge da Bologna seguendo l'Autostrada A14, Direzione Bari, Uscita Lanciano, quindi indicazioni San Vito Chietino.
Da Roma si segue l'Autostrada A25 in direzione Pescara, quindi A14, Verso Bari, Uscita Lanciano

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