Statista che favorì l'unificazione dell'Italia, un possedimento terriero trasformato in borgo e finito in rovina.
LERI CAVOUR - LA CHIESA |
Si tratta di un vecchio possedimento della famiglia Benso (quella del Conte Camillo di Cavour) che oggi ci appare come una località fantasma e fatiscente e che raggiungiamo costeggiando la centrale elettrica di Trino Vercellese.
Siamo nella zona che fu bonificata dai monaci cistercensi attorno al 1100 e trasformata in risaia, quindi divenuta centro fortificato e una tra le grange più importanti della zona.
LERI CAVOUR - PARTICOLARE |
La storia della tenuta è lunga, passò di mano in mano (finì anche per essere possedimento di Napoleone Bonaparte che con un decreto del 1807, la vendette al cognato) fino a quando venne acquistata dal marchese Michele Benso di Cavour, padre di Camillo Benso che la trasformò in un'azienda agricola all'avanguardia per i tempi.
LERI CAVOUR |
E di tempo ne è passato dai fasti, oggi è ridotta ad un cumulo di macerie deturpato dai vandali anche se qualche anno fa c'è stato un tentativo di ridare un aspetto decoroso a questo piccolo borgo, ma i risultati sono stati deludenti.
Una targa su una abitazione testimonia i 100 anni dell’Unità D’Italia. Presumo che nel 1961 la località fosse ancora abitata. I pochi cittadini se ne andarono dopo, anche perché non molto lontano doveva sorgere la seconda centrale nucleare di Trino (il progetto fu abbandonato dopo il referendum del 1987).
LERI CAVOUR - FACCIATA DELLA TENUTA DI CAMILLO BENSO CONTE DI CAVOUR |
La tenuta appartenuta a Cavour è aperta e risulta completamente abbandonata.
COME ARRIVARE
LERI CAVOUR - PARTICOLARE |
Si arriva a Leri Cavour solo in auto. Da Vercelli si segue la statale delle Grange , poco prima della centrale Enel si svolta a destra. Attenzione, mancano cartelli indicatori. Il riferimento è una casa cantoniera abbandonata.
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