ASCOLI PICENO- CRIPTA DI SANT'EMIDIO, MOSAICI |
Il monumento che vediamo oggi è frutto di adattamenti e ristrutturazioni compiuti tra il VIII e il XVI secolo
La Cripta fu invce costruita nel XI secolo per ospitare le reliquie del patrono della città e si apre nello spazio sotterraneo del presbiterio.
Sarebbe stata costruita su un preesistente edificio di epoca romana, forse un tempio pagano dedicato ad Ercole o Giunone.
La sistemazione attuale è quella dei restauri effettuati nel 1967.
L'ambiente è quadrangolare. Al centro il grupo marmoreo di Giuseppe Giosafatti del 1704 che ricorda il battesimo di Polisia. Le pareti sono adornate con mosaici voluti dal vescovo Monsignor Ambrogio Squitani, nel 1954.
I mosaici della cripta rievocano avvenimenti ascolani risalenti alla Seconda Guerra Mondiale e alla benevola protezione di sant'Emidio ai fedeli e sono stati realizzati dallo Studio del Mosaico Vaticano su disegni di Pietro Gaudenti.
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