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Visualizzazione post con etichetta Arezzo. Mostra tutti i post
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venerdì 13 gennaio 2017

POSTCARD: CHIESA DI SAN DOMENICO

AREZZO - CHIESA DI SAN DOMENICO
AREZZO - CHIESA DI SAN DOMENICO
La chiesa di San Domenico è una delle più importanti chiese della città di Arezzo, in Toscana.

Realizzata tra il 1275 in stile gotico, fu ultimata nel XIV secolo e conserva al suo interno uno dei capolavori di Cimabue, il crocifisso ligneo dipinto nel Duecento.

L'edificio di culto si presenta esternamente come una struttura asimmetrica in muratura con interno, invece, ad una sola navata e tetto a capriate.

La chiesa di San Domenico ospitò il primo conclave della storia. 

giovedì 12 gennaio 2017

POSTCARD: IL CROCIFISSO DI CIMABUE AD AREZZO

AREZZO - CHIESA DI SAN DOMENICO, CROCIFISSO DI CIMABUE
AREZZO - CHIESA DI SAN DOMENICO, CROCIFISSO DI CIMABUE
Il Crocifisso ligneo che si trova nella chiesa di San Domenico ad Arezzo fu dipinto da Cimabue attorno al 1270.

Probabilmente il maestro si ispirò alla "Crocifissione con il Christus patiens" dipinto verso il 1250 da Giunta Pisano, aggiornandone l'iconografia soprattutto con il corpo del Cristo, che occupa la fascia alla sinistra della croce. 

Per questo capolavoro, Cimabue utilizzò anche l'uso di sottilissimi filamenti distesi con la punta del pennello per dare vigore muscolare e creare una volumetria nel dipinto, che mai era stata vista in precedenza

L'altra novità che portò Cimabue in questa Crocifissione è l'uso delle striature d'oro  nel panneggio che copre il corpo di Cristo, una derivazione dalle icone di epoca bizantina.

lunedì 28 novembre 2016

ROUTES. LUCIGNANO, MEDIOEVO E ANTICHI SAPORI DI TOSCANA

Tra i rinomati borghi di Toscana, tra i colli dove dall’ulivo si produce un olio pregiatissimo e dai vigneti sgorga un sublime nettare, sorge una delle più belle cittadine di stampo medievale.

LUCIGNANO - PANORAMA
LUCIGNANO - PANORAMA 

Siamo a cavallo tra le province di Arezzo e Siena, in una località simbolo dell’urbanistica medievale, Lucignano è una località dall’impianto a forma ellittica, le cui vie portano verso l’imponente Collegiata di San Francesco e il Palazzo Comunale.

Una località, questa, che ha saputo sviluppare un curioso, impianto architettonico che sembra dividere in due il paese: da un lato la via definita “ricca”, coincidente con l'attuale Via Matteotti (esposta verso Sud, quindi luminosa ed ampia) dove sorgono i palazzi della borghesia e della ricchezza, dall’altro,la cosiddetta la via “povera”, rappresentata dal lato Nord, quello in ombra (via Roma, detta anche Corsica) con abitazioni più piccole caratterizzate dall'uso di materiali poveri per la loro costruzione.

LUCIGNANO - PORTA MURATA
LUCIGNANO - PORTA MURATA
Percorriamo le vie cittadine partendo dal parcheggio situato in zona di Porta Murata, superata la quale, ci troviamo sull’anello esterno che percorriamo andando verso sinistra fino a raggiungere Porta S. Giovanni, quindi sempre ci spostiamo a Porta S. Angelo. Da qui, in breve si raggiunge Porta S. Giusto, ancora pochi passi e ci troviamo a sinistra della Rocca.

Il complesso è a cavallo delle mura cittadine. Il lato esterno volge lo sguardo alla vallata senese, mentre quello interno fa parte di una quinta architettonica della Piazza delle Logge. Nel basamento si trova l’ingresso al teatro Rossini.
La Rocca ha mantenuto intatte le caratteristiche strutturali nel tempo.
LUCIGNANO - LA ROCCA
LUCIGNANO - LA ROCCA

Davanti alla Rocca si erge la Collegiata di San Michele Arcangelo. L’edificio fu costruito su progetto di Orazio Porta tra il 1592 ed il 1621, su una preesistente chiesta ed un edificio, con annessa torre andata distrutta da un fulmine. I resti dell’antica chiesa coincidono con la canonica a lato della Collegiata. L’interno è a croce latina conserva pregevoli dipinti.
LUCIGNANO - LA COLLEGIATA
LUCIGNANO - LA COLLEGIATA

Il nostro tour per le Lucignano prosegue verso la chiesa di S. Francesco, tipico esempio di architettura gotica francescana con impianto basilicale a croce egizia a navata unica.
Costruita nella seconda metà del 1240, ha facciata è alta e luminosa ed è esteticamente arricchita da conci di pietra alternati in arenaria e travertino. Il portale è sormontato da un ampio rosone.
LUCIGNANO - CHIESA DI S FRANCESCO
LUCIGNANO - CHIESA DI S FRANCESCO

Alla destra della facciata si trova l’oratorio del Corpus Domini, mentre alla sinistra è situato l’ingresso al chiostro del convento di S. Francesco.
Sull’altare maggiore , all’interno della chiesa si può ammirare il polittico di Luca Tomè “Madonna con il bambino”.

Di fianco alla chiesa si erge il Palazzo Pubblico o Palazzo Pretorio. Siamo nel centro esatto di Lucignano. La facciata principale è situata sulla Piazza del Tribunale ed è collegata alle vie principali da una asse trasversale. Attualmente è sede del Municipio e del Museo Comunale.
LUCIGNANO - VISTA DA PORTA SAN GIOVANNI
LUCIGNANO - VISTA DA PORTA SAN GIOVANNI
Anticamente il seminterrato del palazzo era adibito a prigione. A dimostrazione si possono vedere scritti e graffiti presenti sui muri.
Il possente campanile a vela, un tempo mezzo di comunicazione dell’autorità civile, coincide con il baricentro della cittadina.

Lasciato Palazzo Pubblico, torniamo verso il castello, sul colle al fianco occidentale, poco lontano dalle mura del paese si erge la Fortezza Medicea
Si tratta di una parte della fortificazione difensiva del castello dopo la conquista da parte dei fiorentini, risalente alla metà del 1500.
La fortezza non fu mai assaltata e rimane a ricordo di quel periodo storico.

LUCIGNANO - UNA VIA DEL BORGO
LUCIGNANO - UNA VIA DEL BORGO
Lucignano conserva l’aspetto antico borgo. Qui tradizioni agricola e artigiana offrono al turista prodotti pregiati come olio extravergine di oliva e miele. Dalle mani di abili artigiani ecco capolavori d’intaglio e mobili, mentre maestri della ceramica e dell’oreficeria confezionano splendidi oggetti e monili.

COME ARRIVARE

In auto: Austostrada A1 Milano-Napoli uscita Monte San Savino, direzione Foiano, attraversato Marciano della Chiana si seguono le indicazioni per Lucignano.
In treno:
Le stazioni ferroviarie più vicine sono quelle di Arezzo, Chiusi ChiancianoTerme (ferrovia privata LFI ), quindi proseguire in autobus: Autolinee Lazzi.


domenica 27 novembre 2016

POSTCARD: AREZZO, PIAZZA GRANDE

AREZZO - PIAZZA GRANDE
AREZZO - PIAZZA GRANDE
Piazza Grande sorge nel cuore medievale della città di Arezzo in Toscana. 
Ha forma trapezoidale e superficie inclinata. 
Sorta attorno al 1200, venne modificata durante il XVI secolo, è stato luogo di scambi mercantili durante il Medioevo.
Racchiude palazzi tra i più importanti della città come l'imponente Palazzo delle Logge, Palazzo della fraternità dei Laici, il palazzo del Tribunale e l'abside della Pieve di Santa Maria
Sugli altri lati della piazza si trovano altre costruzioni di origine medievale. 

Ogni anno sul sagrato della piazza si svolge il torneo cavalleresco della "Giostra del Saracino". 

mercoledì 23 novembre 2016

ROUTES: AREZZO MEDIEVALE

La citta toscana di Arezzo è un luogo da visitare più volte ed ad ogni occasione si scopre un lato diverso di questo luogo. Come l’anima medievale della località

AREZZO - PERCORSO MEDIEVALE, PANORAMA
AREZZO - PERCORSO MEDIEVALE, PANORAMA

Quello medievale fu per Arezzo uno tra tra i più prosperi periodi, anche se già i longobardi iniziarono a costruire pievi e castelli. Fondamentale per la città sarà l’arrivo dei Franchi. È in questo periodo che entrò a far parte del Sacro Romano Impero Carolingio.
Arezzo divenne libero Comune agli inizi del Duecento, ed è di quel periodo  la ristrutturazione di Piazza Grande, altro simbolo cittadino e del Medioevo aretino.

Con la sistemazione di Piazza Grande, la città prese slancio. Vennero edificate chiese, torri e palazzi, molti dei quali sono ancora oggi la testimonianza vivente della vitalità medievale di questo borgo, che scopriamo con un percorso che può iniziare dal Palazzo Bruni-Ciocchi, via San Lorentino, oggi sede del Museo Nazionale d’Arte Medievale e Moderna.
AREZZO - PERCORSO MEDIEVALE, PIAZZA GRANDE
AREZZO - PERCORSO MEDIEVALE, PIAZZA GRANDE

Costruzione quattrocentesca sorta sulle macerie di altri edifici, che nel corso dei secoli è stata trasformata e utilizzata come Dogana e come magazzini di stoccaggio per sale e tabacco. Pezzo forte del museo è la scultura con il San Michele che sconfigge il drago, risalente al trecento.

Lasciato il Museo, procedendo verso Via Cavour, raggiungiamo piazza San Francesco, sede dell’omonima basilica francescana. All’interno potremo vedere il ciclo di affreschi della "Leggenda della vera croce" di Piero della Francesca.

Raggiunto Corso Italia ecco i palazzi del Borgo Maestro medievale, mente all’incrocio con Via della Bicchieraia sorge una delle case-torri cittadine del XIII secolo.
Da via di Seteria raggiungiamo la Pieve di Santa Maria. Questa chiesa risalente al XII secolo conserva il celebre Ciclo dei Mesi, di artista ignoto. 
AREZZO - PERCORSO MEDIEVALE, PIEVE SANTA MARIA
AREZZO - PERCORSO MEDIEVALE, PIEVE SANTA MARIA

Conclusa la visita alla basilica, saliamo per Via dei Pileati. Sulla parte sinistra vediamo il Palazzo Pretorio, (oggi sede della Biblioteca Città di Arezzo), già abitazione della nobiltà cittadina, mentre addossato al terrapieno del Prato, si trovano le rovine del Palazzo del Popolo, (del 1278). Fu danneggiato durante la costruzione della Fortezza Medicea nel Cinquecento.


Superate via dei Palagi e Via di Pellicceria, che nel medioevo era sede di diverse attività commerciali e di botteghe di pellettieri e pellicciai, di cui restano alcuni portali a sesto acuto e finestre di antichi edifici due-trecenteschi, arriviamo davanti a Palazzetto Alberti. Risalente al XIV secolo, oggi è sede del quartiere di Porta Crucifera.
AREZZO - PERCORSO MEDIEVALE, CORSO ITALIA
AREZZO - PERCORSO MEDIEVALE, CORSO ITALIA

Da qui il nostro tour prosegue in via San Niccolò. Raggiungiamo Piaggia San Bartolomeo, la contrada delle mura vecchie, quelle realizzate durante il periodo longobardo. Poco distante ecco la chiesa medievale di San Bartolomeo, sorta sui resti di un antico tempio etrusco, che all’interno conserva alcuni affreschi risalenti al Trecento.
Sull’altro lato di Piaggia San Bartolomeo ci sono le rovine di Palazzo Girataschi. È ancora visibile il pozzo per la raccolta dell’acqua piovana.
AREZZO - PERCORSO MEDIEVALE, PALAZZO FRATERNITA' DEI LAICI
AREZZO - PERCORSO MEDIEVALE, PALAZZO FRATERNITA' DEI LAICI

Infine, scendendo verso Borgunto raggiungiamo Piazza Grande e i suoi edifici che delimitano il perimetro come il Palazzo della Fraternita dei Laici e Palazzo Lappoli.
Dalla piazza si può ammirare anche l’abside della Pieve.
AREZZO - PERCORSO MEDIEVALE, VISTA DAL CAMPANILE DI PALAZZO FRATERNITA' DEI LAICI
AREZZO - PERCORSO MEDIEVALE, VISTA DAL CAMPANILE DI PALAZZO FRATERNITA' DEI LAICI


COME ARRIVARE

In autoAutostrada A1 uscita casello di Arezzo
In trenola Stazione di Arezzo si trova sulla linea ferroviaria Bologna-Roma
In aereoGli aeroporti più vicini sono quelli di Firenze – Peretola e di Pisa - Galileo Galilei. Da qui in treno si raggiunge la città del Vasari.

venerdì 18 novembre 2016

ROUTES. MONTERCHI, SULLE TRACCE DI PIERO DELLA FRANCESCA

Piero della Francesca, uno dei pittori più rappresentativi del Rinascimento italiano e noto esponente tra i pittori-umanisti, è noto per i suoi dipinti, opere sospese tra arte, geometria.


MONTERCHI - PANORAMA
MONTERCHI - PANORAMA

Un tragitto  ci porta sulle sue tracce, che si perdono nella campagna toscana al confine con l'Umbria, a Monterchi in provincia di Arezzo.
Raggiungiamo questa località arrivando dalla strada che dal capoluogo di provincia toscano porta a Città di Castello, al bivio in località Le Ville: a sinistra si prosegue per Sansepolcro, la città natale di Piero della Francesca,  a destra l’indicazione dice Monterchi, la nostra meta. 

MONTERCHI
MONTERCHI 

Notiamo in lontananza questo borgo che si eleva sulla collina, con il campanile che svetta dall’alto.
Di origine medievale, il primo contatto con Piero della Francesca lo abbiamo al Museo dedicato ad un celebre quadro del pittore dove ammirare il famoso dipinto “Madonna del parto”. Realizzato tra il 1455 e il 1465 in onore di sua madre, Romana di Perino da Monterchi, originaria del posto.


Nelle sale si può ammirare anche la documentazione sulle fasi del restauro dell'opera, mentre un video ricostruisce la vita dell' artista. In una sala apposita si trovano documenti sugli affreschi di Piero nella basilica di San Francesco ad Arezzo e il loro restauro. La Madonna del Parto fu dipinta da Piero della Francesca intorno al 1450 e destinata alla chiesa di Santa Maria a Momentana, nei pressi di Monterchi.  Si tratta dell’unica rappresentazione rinascimentale della Madonna incinta. Staccato dal suo luogo d’origine nel Settecento, l'affresco, in un secondo momento restaurato e trasportato nel museo dove oggi lo ammiriamo.

Lasciato il museo, ci incamminiamo lungo la via. La località ruota attorno al castello medievale di cui sono rimaste le mura. Percorrendo viuzze ad ellisse arriviamo ad un arco. Superato questo siamo nel centro storico. Ci accoglie la chiesa di San Simeone. 
MONTERCHI - SULLO SFONDO CHIESA DI S. BENEDETTO
MONTERCHI - SULLO SFONDO CHIESA DI S. BENEDETTO

La vita di questo borgo è stato segnato dai terremoti del passato che hanno cancellato antichi edifici come la Pieve romanica.  Quella che vediamo oggi è stata riedificata intorno al 1960. All'interno sono conservate opere d’arte di estimabile valore tra cui un Ciborio del tardo Quattrocento ed una Presentazione al Tempio di Durante Alberti.

Raggiunta la piazza principale, una scalinata ci porta in cima alla collina. Si tratta di un luogo alberato composto  oltre che dal palazzo comunale, da abitazioni che si susseguono l'una accanto all'altra e da qualche negozio di artigianato e prodotti tipici.
MONTERCHI - VERSO IL BELVEDERE
MONTERCHI - VERSO IL BELVEDERE

Attraversiamo quella che sembra essere una torre  ci troviamo al belvedere. Nelle giornate limpide si ammira uno stupendo panorama sull’alta Valtiberina.

Questa è Monterchi, il cui nome deriva dal latino Mons Herculis. E proprio qui aleggia la leggenda secondo cui Ercole avrebbe fondato il borgo dopo aver sconfitto Idra, come si vede nello stemma del gonfalone comunale.
MONTERCHI - PANORAMA DAL BELVEDERE
MONTERCHI - PANORAMA DAL BELVEDERE

Nel paese si può visitare la chiesa di Sant’Apollinare alle Ville, risalente al XII secolo, con impianto romanico, abside semicircolare, conservante affreschi del XV e XVI secolo.

Tornano al Museo della Madonna del Parto, sul lato opposto della strada, si trova l'ingresso della Chiesa e del Monastero di San Benedetto, costruito nel 1525 sulle rovine di un antico ospizio per viandanti.

Sulla strada che conduce a Città di Castello sorge la Cappella di Santa Maria De Momentana, la chiesa sede originaria del dipinto che ci ha portato in questi luoghi. 



Orario di apertura del Museo:Novembre-Marzo9.00 -13.00 / 14.00 -17.00Aprile-Ottobre9.00 -13:00 / 14.00 -19.00 Nel prezzo del biglietto è inclusa anche la visita al Museo delle Bilance.Si tratta di una raccolta di diversi pezzi rari del periodo tra il XV e il XIX secolo. Si possono vedere decine di bilance, ma anche stadere e bascule.  
MONTERCHI - IL CAMPANILE DELLA CHIESA DI SAN SIMEONE
MONTERCHI - IL CAMPANILE DELLA CHIESA DI SAN SIMEONE


COME ARRIVARE


Monterchi si raggiunge solo in auto, non esiste stazione ferroviaria.  Uscita autostrada A1 Arezzo, si entra in città e si prosegue sulla SS 73 Senese-Aretina fino alla località Le Ville, quindi si segue la SS221 direzione Pocaia, fino a raggiungere la località toscana. 
Provenendo dall’Umbria Statale E45 uscita Città di Castello, quindi seguire SS221 direzione Lerchi
L’aeroporto più vicino è quello di Firenze.

COMUNE MONTERCHI 

venerdì 11 novembre 2016

ITALY HIDDEN: IL PONTE DELLA GIOCONDA A BURIANO

In un quadro famosissimo, un piccolo dettaglio che possiamo ammirare dal vivo ancora oggi

PONTE BURIANO - VEDUTA DELLE ARCATE
PONTE BURIANO - VEDUTA DELLE ARCATE

Quasi nessuno  presta attenzione a ciò che circonda l'enigmatico volto di Monna Lisa sul celeberrimo quadro di di Leonardo da Vinci, "La Gioconda" esposto al museo del Louvre a Parigi, ma chi lo ha ammirato da vicino scrutandone ogni dettaglio, ogni più piccolo particolare, avrà senz'altro notato sullo sfondo, in basso a destra, dietro la figura principale, un ponte.

Si tratta del Ponte di Buriano, una costruzione medievale che si può ammirare ancor oggi. 

La si trova percorrendo la strada dei Setteponti che da Arezzo conduce a Castiglion Fibocchi. 
PONTE BURIANO - IL PONTE
PONTE BURIANO - IL PONTE

La costruzione venne realizzata alla metà del XIII secolo per scavalcare l'Arno e permettere il collegamento tra la città di Arezzo con Chiusi, Firenze e Roma, ovvero l'antica via Cassia. Si tratta di un manufatto a sette arcate visibili nella sua maestria scendendo verso la diga realizzata sul fiume Arno.

Leonardo da Vinci scelse come sfondo per il suo quadro più famoso un luogo che conosceva sicuramente. Lo testimonia anche una mappa, che lo stesso Da Vinci realizzò e che è conservata a Windsor, nella Royal Library.
PONTE BURIANO - VEDUTA DAL PONTE
PONTE BURIANO - VEDUTA DAL PONTE

Subito dopo il ponte (per chi proviene da Arezzo) pannelli descrittivi illustrano com'era il luogo in origine.  Dai disegni si nota come alcune delle costruzioni presenti siano oggi scomparse.

A piedi percorriamo la lunghezza del ponte che con le sue sette arcate solca il più importante fiume toscano. La costruzione sarebbe stata fondata sui pilastri di una precedente opera romana, costruita per attraversare il corso d'acqua.
PONTE BURIANO - PANORAMA
PONTE BURIANO - PANORAMA

Questo manufatto poteva andare perduto per sempre perché durante la Seconda Guerra Mondiale rischiò di saltare in aria. Fu minato dai tedeschi in ritirata, ma il pronto intervento dell’esercito alleato riuscì ad evitare il fatale innesco. Altre voci dicono che invece, le truppe naziste ammirato il capolavoro vennero colte da pietà e lasciarono intatto il ponte, sotto il quale scorre acqua in cui si riflette la natura della zona. 
Su un lato vediamo il fiume allargarsi. Siamo nell'invaso artificiale della Penna: una delle due dighe del Valdarno aretino.

Nel lontano 1966, i curiosi si affacciavano dalle spallette del Ponte per osservare la tragica piena che dopo aver devastato Firenze si trascinava lenta ed inesorabile verso la foce.

Arrivati all'inizio del ponte (verso Arezzo) sulla sinistra, una comoda stradina di campagna ci porta sulla riva del fiume, da dove si può ammirare la costruzione in tutta la sua bellezza
PONTE BURIANO - PANORAMA VERSO LA DIGA
PONTE BURIANO - PANORAMA VERSO LA DIGA

Questa zona è anche una Riserva naturale che dà rifugio a diverse specie di uccelli tra cui gli aironi cinerini. 
Siamo all'inizio di diversi percorsi di trekking che si addentrano alla Riserva.
Tra Ponte Buriano  alla diga ENEL di Penna si possono visitare anche gli antichi borghi fortificati di Penna, Rondine e Monte Sopra Rondine, località che offrono scorci magnifici sull'Arno.


Una curiosità: nella piccola chiesa di Ponte Buriano (risalente al 1328) furono ritrovati una colonna di granito, e un capitello corinzio usato forse come acquasantiera. Attualmente quest'ultimo è collocato nella sede vescovile di Arezzo.
PONTE BURIANO - PANORAMA DAL PONTE
PONTE BURIANO - PANORAMA DAL PONTE


COME ARRIVARE


Da Arezzo si raggiunge Ponte Buriano dalla SP1 detta dei "Setteponti" seguendo le indicazioni per Castiglion Fibocchi.
Da Firenze, SR69, quindi svoltando per Laterina e Castiglion Fibocchi e da qui andando in direzione Arezzo.

Coi mezzi pubblici da Arezzo Linee urbane aretine ATAM, le fermate sono a Ponte Buriano, Pieve a Maiano, o le linee extraurbane delle società Lazzi e Fabbri, che collegano Arezzo a Montevarchi

Riserva Naturale Regionale Ponte a Buriano e Penna 


venerdì 4 novembre 2016

VILLAGE: CORTONA TRA CHIESE, CIBO E STORIA SECOLARE

Piacevole meta per una giornata immersi in un’atmosfera medievale e meditativa, la città è ricca di capolavori.

CORTONA - PALAZZO COMUNALE
CORTONA - PALAZZO COMUNALE

La si vede arrivando, è lì, ben in vista sul colle, quando sei al suo interno e percorri le vie cittadine, a tratti lo sguardo si perde all’infinito sulla vallata e sul lago Trasimeno che stancamente rimanda verso riva le sue acque salmastre.

La scoperta di Cortona (siamo in Toscana, vicino ad Arezzo) inizia fuori dalle mura etrusche. Così alte che ci danno un senso di sicurezza, di protezione e al cui interno nascondono il cuore cittadino.
La prima meta è Piazza della Repubblica che si apre sul Palazzo Comunale, una costruzione con ampia scalinata laterale con la sua maestosa torre con l’orologio. Il Palazzo Comunale, di origine duecentesca, così come lo vediamo attualmente è il frutto restauri avvenuti nel XIX secolo.

Nell’attigua piazza Signorelli eccoci davanti a Palazzo Casali, costruzione duecentesca di proprietà dell’omonima famiglia, già alloggio del reggimento di Cortona, quindi sede dei capitani fiorentini e poi, nel XVIII secolo sede dell’Accademia etrusca.
All’interno del MAEC: Museo dell'Accademia Etrusca e della Città di Cortona.

Accanto sorge il Palazzo del Capitano del Popolo, costruito nel Duecento e ristrutturato tre secoli dopo quando divenne la dimora del cardinale Silvio Passerini. Oggi è sede del Teatro Cittadino.
CORTONA - PANORAMA SULLA VALLE
CORTONA - PANORAMA SULLA VALLE

Poco distante da Piazza Signorelli ecco il Duomo. La basilica costruita sui resti di una pieve romanica (sulla facciata si possono vedere delle testimonianze) dall’interno a tre navate. Conserva, tra gli altri, una Crocifissione e Incredulità di San Tommaso della scuola del pittore locale Luca Signorelli.

Su piazza Duomo si affaccia anche l’ex chiesa del Gesù, oggi sede del Museo Diocesano del Capitano che conserva diverse opere, tra cui un’Annunciazione del Beato Angelico, una Croce di Pietro Lorenzetti del 1315-1320, e il Compianto del Cristo morto del 1502 di Luca Signorelli.

Scendendo verso  Vicolo Iannelli si possono vedere le case più antiche della città. Si tratta di piccoli fabbricati riconoscibili per le travi in legno del solaio. Sporgono sulla strada.
CORTONA - VICOLO IANNELLI
CORTONA - VICOLO IANNELLI

Usciti dal centro storico e costeggiando il muro etrusco si raggiunge la chiesa tardo rinascimentale di Santa Maria Nuova.  Edificio di culto conserva importanti opere di artisti fiorentini della fine del XVI secolo.

Saliamo quindi fino  al Santuario di Santa Margherita. Situato quasi in cima al colle, da cui la vista sulla vallata è sublime, fu eretto nel 1859. Al suo interno sono conservate diverse opere d’arte e la tomba di Santa Caterina del 1362.
CORTONA - SANTUARIO DI SANTA MARGHERITA
CORTONA - SANTUARIO DI SANTA MARGHERITA

Dal Santuario si intravede la fortezza Medicea, fatta edificare nel 1556 da Cosimo I de’ Medici.
Adesso comincia la discesa.

Scendendo verso il centro e raggiunta Piazza San Cristoforo, ecco l’omonima chiesa al cui interno conserva  alcuni affreschi di buona fattura. Da notare le due campane a vela datate 1641 e 1883.

Da qui ancora discesa fino in Piazza della Repubblica per tornare al punto di partenza.
CORTONA - CHIESA S. CRISTOFORO
CORTONA - CHIESA S. CRISTOFORO

COME ARRIVARE


Situata nella zona di confine tra le regioni Toscana e Umbria, in posizione collinare a 600 metri sul livello del mare, Cortona si può raggiungere sia in auto che col treno.
Le stazioni ferroviarie di Terontola e Camucia distano pochi chilometri
In auto:
Autostrada A1, Milano-Napoli, uscita  Valdichiana. Quindi percorrere la superstrada E45 in direzione Perugia, uscita Cortona San Lorenzo. Pochi Km di strada (SS71) e si arriva alal meta
In treno:
dalla linea Ferroviaria Firenze-Roma e da quella Terontola -Perugia -Assisi -Terni, fermata alla Stazione di Terontola, quindisi prosegue coi bus della linea La Ferroviaria Italiana Spa Arezzo".